lunedì 14 novembre 2011

Polosophy!



Il su misura? è decisamente il "New black", si parla di vero e proprio su misura o semplicemente di una più blanda personalizzazione?
E' un concetto che affascina, rende più proprio l'oggetto. così dalle iniziali dorate sulle borse, un paio di scarpe  che si modellano sul piede o una camicia che ci calzi a pennello sono stati solo l'inizio.
Miuccia Prada ha colto in pieno quella che ora sembra una moda e l'ha svecchiata, applicandola su oggetti insoliti o in modi insoliti (come gli occhiali oppure i dadolini sulle car Shoes e le enormi lettere patchwork per la valigeria). Burberry e ferrari fanno quello che gli riesce meglio i trensh e le macchine personalizzati.
Era solo questione di tempo. ed ecco anche la polo che si fa prendere da questa strana ma interessante mania, nasce così un nuovo brand: Polosophy.
Ciciture a giglio, polsino e collo personalizzabili, immancabili le iniziali così come le asole ovviamente eseguito a mano.
L'idea è di due studenti, Giuseppe Stigliano e Alexander De Zuanne, dottorando allo Iulm di Milano in Marketing. Si tratta solo di un'idea basata sulla comunicazione o devvero una polo su misura ha un valore aggiunto?
A giudicare dal giro d'affare che hanno ottenuto all'estero parrebbe che la cosa funzioni, e pure bene. Bisognerebbe vedere fino a quale punto si spinge la personalizzazione.
I costi vanno da 150euro per la manica corta e 190 per la manica corta. 
C'è una chicca...infatti si possono fare polo con polsini da gemelli!!
In particolare Polosophy ha avviato una collaborazione  con la designer Silvia Gagliarini. 
che ve ne pare?









Baci e abbracci
xoxo

martedì 13 settembre 2011

I love shopping

Beh ne è passato di tempo!!! ma eccomi tornata finalmente x informarvi di un evento chic.... per la gioa delle e degli appassionati del fashion........finalmente e per la prima volta anche la nostra capitale cede al fascino della moda e del glamour, con la Vogue Fashion Night Out, iniziativa visionaria firmata ancora una volta Franca Sozzani, che si è tenuta la settimana scorsa nelle più grandi città, fra cui New York, londra, Parigi, Milano, oltre all'adesione quest'anno di altre 17 città, Russia Spagna, Taiwan, ecc...e che il 15 settembre fa i bagagli o meglio le fashion bags e si sposta a Roma per la prima notte dello shopping capitolina. oltre 400 negozi hanno aderito a questa iniziativa ideata da Vogue e sostenuta da Roma Capitale, infatti oltre alle numerosissime griffe affermate ci saranno  nuovi talenti pronti a farsi conoscere in questa occasione della notte bianca dello shopping che ribadisco  è per la prima volta a Roma, ma allaterza edizione dell'evento, inoltre ci saranno altrettante iniziative culturali collaterali. Infatti QVC ( il canale per chi ama lo shopping), è partner di eccezione della Vogue Fashion Night Out, infatti è dal 1° agosto che solo su QVC è in vendita la t-shirt ufficiale dell'evento ( novità assoluta di questa edizione), un capo esclusivo e very glam da sfoggiare in ogni occasione. La t-shirt è realizzata con un materiale ecosostenibile, è un vero must per tutti gli appassionati di moda.
Parte del ricavato verrà destinato a un progetto per l'ambiente.
Tra le varie iniziative ci sarà un vero e proprio servizio taxi a misura da fashion addicted e totalmente gratuito ideato da QVC con la collaborazione creativa dell'agenzia Forchets. Giovedì ci saranno quattro Apecar con tanto di calessino dall'ispirazione vintage animeranno la VFNO in un tour di cinque tappe.
In via Margutta si terrà l'evento Campari, in cui verrà consegnato il premio Red Passion a Franca Sozzani, Elio Germano e Bianca Balti. Gattinoni presenterà una singolare performance per sottolineare  la crisi del settore: l'attrice Ketty del Porto starà nuda in vetrina nel flagship store della maison in via Sistina. Via del Corso, oltre le centinaia di negozi e boutique aperte offrirà alle fashion addicyìted la possibilità di visitare la mostra di Mario Testino.
Insomma tantissimi eventi chic e glam animerrano le strade della capitale, io non vedo l'oraaaa ihihih!


beh a presto....
FOR GIULIA <3
baci e abbracci
xoxo








giovedì 28 aprile 2011

Fatto a Mano




Accolto con grande successo nelle principali città del mondo- come New York, Seoul, Abu Dhabi, Londra e Milano -il"Fatto a Mano for the Future" sbarca a Romail prossimo 5 e 6 maggio. 

Durante questo weekend, Palazzo Fendi diventerà in una vera e propria Creativity Factory, luogo dove troverà concreta espressione il dialogo creativo - apparentemente tra opposti: tradizione e futuro - tra due artigiani di Fendi e quattro designer. Sebbene provengano da realtà diverse, infatti, lavoreranno tutti e sei insieme dal vivo: il prodotto saranno alcuni pezzi di design in edizione limitata, creati con materiali di scarto Fendi.
I quattro artisti sono diversi per background e nazionalità: Simon Hasan, designer inglese laureato al Royal College of Art, ha già lavorato con Fendi nell'aprile 2009, in occasione del progetto. Simon è specializzato nella realizzazione di vasi con una tecnica medievale usata per creare armature: a questi vasi aggiungerà cuciture tradizionali Selleria fatte a mano e pelli colorate.
Insieme a lui ci sarà T.Robert Nachtigall: il designer americano, laureato al Polimoda, firmerà una lampada in pelle con sensore tattile-visivo.

Rowan Mersh, londinese, realizzerà invece un’installazione interattiva che sublima il rapporto tra arte e artigianato: una scultura che trasmetterà il battito cardiaco dell’artigiano, misurato in tempo reale, ad uno speciale macchinario che punzona al ritmo del battito stesso delle strisce di pelle.
Infine, Nicola Guerraz, artista concettuale romano, proporrà gli“ScarabocchiTridimensionali” in Selleria: tanti tubi di rame quante sono le lettere che compongono la parola Fendi - interamente rivestiti di pelle con l’aiuto dell’artigiano - modellati come fossero un groviglio. L'opera ospiterà al suo interno una Tillandsia, una pianta speciale che crescendo sarà simbolo del futuro.
baci e abbracci
xoxo

giovedì 21 aprile 2011

Essere o apparire?


Edimburgo celebra il mito di Narciso, mai come ora modello per eccellenza!


Il famoso dipinto di Salvador Dalí Metamorphosis of Narcissus: un giovane sdoppiato e rannicchiato su se stesso, che, pietrificato affonda in un lago.

Siamo forse tutti affetti da quella sindrome che per secoli ha affascinato illustri poeti, artisti e filosofi? Dobbiamo considerarci le più recenti reincarnazioni di Narciso, il mitologico giovinetto greco che specchiandosi si innamora della propria immagine fino al logoramento?
Narciso fosse nato oggi dove si specchierebbe?
forse molto più faticosamente si specchierebbe nello schermo del computer!!
Apparire, rappresentare, immancabilmente esserci: queste le regole necessarie del nuovo Narciso contemporaneo, comunque sempre impegnato a farsi desiderare;
il vero nemico del narcisista contemporaneo, è più prossimo di quello che si pensa. Sono i nostri vicini, gli amici e i colleghi: più belli, intelligenti e che, magari, avendo più successo di noi, finiscono per metterci in ombra. Terrorizzati dal vivere di luce riflessa(dunque nell'ombra di qualcun altro, magari più talentuoso)non resta che concentrarci sull’apparire!!!
Sarà vero? alla luce di ciò che si vede e si vive nella nostra contemporanea società è assolutamente vero, basta guardarsi intorno, fare qualche domandina in giro per renderci conto che ciò conta è APPARIRE, non è necessario saper fare qualcosa avere talento, passione e capacità... se riesci ad apparire(non importa come) allora si che ci l'hai fatta! il sogno dei giovani di oggi è :velina, gf, uomini e donne...bah!!!
Ma per fortuna non è sempre così ci sono ragazzi e ragazze, GIOVANI, che sono pieni di talento capaci, che lottano per il loro ESSERE e per imporsi per ciò che sono e che sanno fare e non per quel che appaiono!

baci e abbracci
xoxo 

martedì 19 aprile 2011

Ipocrisia mediatica?


Alla radice della recente escalation di violenza a Gaza vi è l’ingiustizia e la brutalità dell’occupazione israeliana, l’assedio e la punizione collettiva di un intero popolo, e lo stillicidio di uccisioni di palestinesi, che dopo l’operazione “Piombo Fuso” non sono mai cessate – scrive l’attivista palestinese Samah Sabawi.

La copertura mediatica dei bombardamenti israeliani che hanno recentemente colpito Gaza, i quali hanno provocato numerosi morti e un numero ancora più alto di feriti, riecheggia la pretesa di Israele secondo cui tali bombardamenti sarebbero parte di un’escalation cominciata giovedì 7 aprile, quando militanti di Hamas hanno sparato un missile anti-carro contro uno scuolabus israeliano, ferendo in modo grave un adolescente e in modo lieve l’autista. Simili affermazioni tuttavia ignorano la realtà che la violenza sistematica contro i palestinesi non è mai cessata.
In effetti, nelle settimane precedenti l’episodio dello scuolabus, tra il 16 e il 29 marzo, secondo l’Ufficio dell’ONU per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) Israele ha ucciso un totale di 14 palestinesi, tra cui 6 civili, e ne ha ferito 52, tra cui almeno 40 civili (19 bambini). In quello stesso periodo, sono stati feriti 3 civili israeliani. Il rapporto dell’OCHA chiarisce che tutte le vittime civili, e 19 tra i feriti palestinesi, sono stati il risultato di bombardamenti dei carri armati e di colpi di mortaio israeliani. Dunque, sebbene sia Hamas che Israele abbiano preso di mira i civili, Israele ha usato una forza di gran lunga più letale contro la popolazione civile. E per quanto tragico sia il ferimento di un ragazzo israeliano su un autobus, non è stato questo incidente a scatenare il bombardamento israeliano contro i palestinesi di Gaza, che è proseguito in maniera intermittente per gran parte di quest’ultimo decennio, e di certo non è ciò che ha iniziato la recente escalation.
Purtroppo, i morti e i feriti palestinesi, e le incursioni israeliane, non fanno notizia. Ma la morte di ogni bambino, di ogni uomo, e di ogni donna è sentita profondamente nella comunità di Gaza e nel resto della Palestina. Non riuscire a capire questo significa non riuscire a comprendere l’impatto delle tragedie umane su questo conflitto. Sul piano politico, questa incapacità di comprendere le tragedie umane, e come esse infiammano l’opinione pubblica araba e musulmana, ha (e continua ad avere) conseguenze disastrose per la pace e la sicurezza mondiale. All’opinione pubblica occidentale vengono risparmiate le immagini di lutto delle madri e dei padri palestinesi, ma nel mondo arabo e musulmano, queste immagini sono un costante richiamo della brutalità dell’occupazione israeliana e dell’ipocrisia delle potenze mondiali che la sostengono.
Questo squilibrio nell’informazione lascia in molti la falsa impressione che, dopo l’Operazione Piombo Fuso condotta da Israele, vi sia stata “calma” tra Israele e i palestinesi. Ma la realtà racconta una storia diversa. Infatti, dopo “Piombo Fuso” e fino al febbraio di quest’anno, l’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem ha registrato un totale di 151 palestinesi uccisi nei Territori occupati, 19 dei quali erano minorenni. Durante questo stesso periodo 9 civili israeliani sono stati uccisi dai palestinesi, tra cui un minorenne. Queste statistiche, orride come sono, non descrivono nemmeno in parte la violenza quotidiana dell’occupazione israeliana nei confronti dei palestinesi, che comprende fra l’altro le restrizioni di viaggio, l’impossibilità di accedere alle cure mediche, l’assenza di acqua potabile e di elettricità.
In effetti, la violenza dell’occupazione israeliana si presenta in molte forme. Forse la più straziante di queste forme è la punizione collettiva dei palestinesi di Gaza da parte di Israele. Mantenere l’economia “sull’orlo del collasso” – una strategia confermata dai dispacci diplomatici USA rivelati da Wikileaks come una politica israeliana sistematica– è l’obiettivo dell’assedio disumano che ha reso il 55% della popolazione di Gaza vittima dell’insicurezza alimentare e il 10% dei bambini di Gaza preda di disturbi della crescita e della malnutrizione. Gli attacchi, le incursioni e le invasioni periodicamente condotte da Israele, che comportano l’uccisione di un gran numero di civili e la distruzione sistematica dei terreni agricoli, la demolizione delle case e la distruzione delle infrastrutture civili, non sono cessate un solo giorno dopo che l’assedio fu intensificato nel 2007. Limitare la circolazione delle persone, impedire ai malati e agli studenti di lasciare Gaza, negare a parenti e persone amate il diritto di visitare la più grande prigione a cielo aperto del mondo, è una forma di violenza e di estrema punizione collettiva che colpisce l’intera popolazione.
Non dimentichiamo che il 75% della popolazione di Gaza è composta da rifugiati a cui è stato negato per 63 anni il diritto di tornare alle proprie case, all’interno di quella che oggi è Israele. La negazione da parte di Israele dei diritti dei rifugiati e la sua occupazione e colonizzazione di Gaza e della Cisgiordania, protrattasi per 43 anni, è alla radice di tutta la violenza di questo conflitto. Coloro che puntano il dito sull’ultima serie di incidenti, indicandoli come la causa della violenza, stanno semplicemente perdendo di vista il quadro generale.
Samah Sabawi è una scrittrice e attivista palestinese di nazionalità australiana; è rappresentante di Australians for Palestine

baci e abbracci 
xoxo

lunedì 18 aprile 2011

é questione di obbiettivo!!!

Fotografare, fotografare e fotografare, quale miglior modo per raccontare e raccontarsi?  Penso che la fotografia sia il mezzo più efficace per comunicare......l'importante è catturare l'essenza di ciò che si guarda.... 



































baci e abbracci
xoxo

martedì 12 aprile 2011

LOVE....

LOVE,  penserete tutti alla parola  amore,  beh in questo caso non è proprio così, L.O.V.E  ossia:  Lay-Out Visivo Emozionale. Questo è il logo di una agenzia campana di Marketing e Comunicazione che in pochissimo anni si è aggiudicata il primato nel suo ambiente, ubicata nel centro di Napoli, una Napoli che si associa sempre alla mafia, spazzatura, corruzione e disoccupazione, è bene che oltre ai problemi che la dilaniano parlare di queste nuove realtà di giovani, giovani imprenditori e non, che lottando ogni giorni con i problemi che ha una città come Napoli, e che fortunatamente qualche volta ci riescono ed emergono. Questo il caso di Lovestudio che della comunicazione ne hanno fatto la loro filosofia, comunicazione come costruzione "di mondi possibili" e condivisione di esperienze, emozioni e vissuti. Comunicazione come massaggio che parte da un idea e che diritto arriva all'animo delle persone.
Dinamicità, semplicità, modernità, rottura degli schemi,  insomma AVANTI. Questi sono gli aggettivi che secondo me rappresentano questa nuova e giovane realtà imprenditoriale "napoletana" e ITALIANA.
www.lovestudio.it;
Via Margellina 50, 80122 Napoli Italy
Dedicato a:
TREBBI GIANLUCA- CACCIAPUOTI GIULIO- MARRA FABIO
baci e abbracci
xoxo

lunedì 11 aprile 2011

Salone del mobile

Quest'anno dal 12 al 17 aprile il salone del mobile dove le vetrine delle maison flirtano con le ultime creazioni di architetti e progettisti per performance artistiche ad alto tasso di creatività, inoltre ospita tante iniziative di bellezza; massaggi gratuiti, passaggi in vespa, trattamenti viso, mostre fotografiche. Insomma non Manca proprio niente che segnarlo in agenda!

-Installazione firmata Nicolas Gweneal che raccogli un prato di 2500 roseti.















-32 ritratti di donne comuni fotografate da Tori Thorimbert
esposti in gigantografie alla stazione Centrale di Milano.














- Kiehl's e De Padova
Trattamenti gratuiti del viso alla vitamina C.















-Laboratorio55, presenta la performance artistica Ai/Neko di Claudio Cassano.











- Le borse della maison illuminate dalle lampade della collezione joint-lamp del designer Sergio Catalano.














- Il nuovo ciondolo della collezione charms della maison Pomellato.













- Una mostra-evento raccoglie le icone sedie Kartell  milanesizzate da nome della moda e del design legati alla città: Dolce&Gabbana. DSquared2, Etro, Antonio Marras, ecc...

























A mio avviso quest'anno il salone del mobile è molto interessante ed invitante.
Andateci numerosi voi che potete ;)
baci e abbracci
xoxo